Monday, October 30, 2006

...sognava di vendere parole, ed intanto le regalava...

L'armatura ronin, fetida, lercia, lucida di grasso e usura, la indossava con orgoglio, e rispetto. Ogni piccola cicatrice, ogni graffio sul cuoio dell'armatura, rappresentava una storia, e la reputava una bella storia, perlomeno, la Sua storia. La indossava oggi, rappresentava il sedimentarsi di ogni esperienza nella sua anima e nel suo corpo. Ci affrontava il futuro, ogni secondo, ogni giorno, senza fare un cazzo, certo, perchè la vita ti cade addosso, ti piove addosso, se sei disposto a bagnarti, la gusti appieno in ogni minuzia, altrimenti, apri un ombrello fatto di imposizioni, ti rintani in una casa che chiamano dignità, stato sociale, e diventa lavoro, titolo, auto, soldo, sesso, guardi piovere fuori, e racconti a te stesso che chi è fuori a bagnarsi è sfortunato, svantaggiato. Non vive davvero. Non ha le palle per entrare nella fortezza prigione che qualcuno, ghignando, chiama società.
Lui camminava sotto la pioggia, sognava di vendere parole, ed intanto le regalava. Ogni tanto intravedeva qualcuno alla finestra osservarlo e biasimarlo. Non gli veniva neanche da rompergli i vetri a sassate. Gli faceva pena, perchè non poteva uscire, convinto che la pioggia fosse sporca, convinto di voler stare a morire nella sua bara di pay-tivù e (in)dipendenza, convinto che uscir dalla routine ogni tanto fosse libertà, senza capire che la libertà è semplicemente un altro tipo di routine. La routine del fà-come-ti-pare.

15 comments:

Anonymous said...

ognuno alla fine se la vive come vuole...o cerca di farlo! a me piace stare sotto la pioggia, ma non posso biasimare chi vuole rimanere al caldo..e sopratutto non mi va di farlo per poter pensare che sono io la persona che in fondo sta meglio, perchè ho scoperto chissà quale verità che loro non possono vedere. gli altri, quelli dentro, probabilmente pensano lo stesso...quindi alla fine chi cazzo se ne frega, io cerco di circondarmi di gente a me affine!
mi piace stare con chi regala parole!!

Anonymous said...

io amo stare al calduccio sotto il piumone...
io odio chi sta fuori sotto la pioggia...

Anonymous said...

Dingo


sognava di vendere parole, pensava di regalarle, ma stava solo vomitando

Anonymous said...

"Disposto a bagnarti" significa disposto a mettere in gioco la propria autocoscienza ogni giorno, con tutto e tutti;
"disposto a bagnarti" significa combattere contro quella parte di società che Qualcuno definiva "la borghesia di palazzo", ovvero il ceto italiano rappresentante l'immobilismo istituzionale, teso a difendere solo interessi di ceto, ereditati o acquisiti tramite la ricchezza intesa come patrimonio statico da preservare e aumentare. Immobilismo intellettuale.
"Disposto a bagnarti" significa capire che la libertà uno se la conquistata giorno per giorno, forse anche a caro prezzo, e non vuol dire, infatti, "fai come ti pare". Può voler dire, a volte, provare a migliorarla, questa società.
Guardare, osservare e riflettere su questo stupido consorzio umano con gli occhi disincantati di un poeta, tuttavia, non basta.

memos

Anonymous said...

ma perchè tutti voi sofisti dei miei coglioni (cfr. link) non vi firmate. date tutti lezioni di vita stando nascosti nell' ombra.

Anonymous said...

A Danielì so' io... nun me riconosci!?
Semo cresciuti 'n a stessa borgata...'un té ricordi?
"un ex Presidente"

Anonymous said...

Mio Dio, chi è Memos?
Credo (sei troppo impegnato e sapiente per i miei poveri standard)che tu abbia una gran ragione.Sebbene ritenga che questa società non sia migliorabile, stia vivendo la fase ultima della sua entropia etica ed intellettuale.Non può salvarsi, è condannata, viaggia verso il patibolo.E ti dirò, con crudeltà, forse,e con cinismo, che è straziante e gustoso guardarla morire.
E' come guardare una molotov che si sta abbattendo su di noi.Per chi guarda da fuori, con disincanto, può essere uno spettacolo sublime.Sublime come possono essere gioia e dolore.Odio ed amore. Concetti antitetici uniti dall'esperienza estetica.
Poi il fà-come-ti-pare significa altro. Significa essere liberi di scegliere di vivere ai margini, di scegliere di minare la società dall'interno, di combattere il marcio, di migliorare o peggiorare. Se vuoi anche di fottertene. Ed in questo, perdonami, forse ti sembrerò un superficiale, ma nessuno può giudicare le scelte di nessuno se prendono in considerazione solo il soggetto attivo, se non ledono nessuno. Ciascuno viva come vuole, ne pagherà le conseguenze, godrà dei premi.Disposto a bagnarsi significa disposto anche a sbagliare, e non lamentarsene.
Se fossimo tutti adatti all'impegno attivo, perchè la società annega? Forse il disincanto sciocco e suicida del poeta può rendere tutto questo meno triste per lui, e per chi lo ascolta. Può essere stimolo per chi sa e può e vuole impegnarsi.Per quanto mi riguarda, non sono neanche un poeta.Sono un menefreghista.

Anonymous said...

Ed il Pugile ha raggione, cazzo, l'anonimato è fastidioso, antipatico ed una merda!

Anonymous said...

Dingo

O ma sate scherzando, Gallo e Memos, o parlate seriamente?

Anonymous said...

l'anonimato non è onorevole(anche se divertente), ma ancora di meno lo è affidare alla scrittura giudizi verso persone care come spesso fa un gallonz di mia conoscenza.

Anonymous said...

Dingo

la signorina mimu si nasconde dietro uno pseudonimo e dall'ombra affida alla scrittura giudizi contro il Ghallonz.

Anonymous said...

cazzo Memos non è nessun altro che DON SURAGN.
scusate voi tutti era per allungare la minestra con un po' di pepe, suspence o che diavolo so io...

P.S.: caro Ghallonz ci vediamo presto!

ghallonzronin said...

Cazzo, Don, che bello che sia proprio tu. Ad esempio vedi, le parole di Memos, dette da te, mi risultano parte di un discorso teorico che abbiamo già fatto e acquistano (poco)senso.
Invece, dette da uno sconosciuto, potevano parer offensive.
Che grande sei!
PS Dingo, ovviamente, a Memos ha risposto il Gatto... sai che gli piace esagerare...

Anonymous said...

Eh eh sono proprio curioso di cosa succederà quando il Dingo e il Gatto si incontreranno...ma immagino che sarà una bella zuffa, con planate, salti e schivate, unghiate e colpi di becco!!!
:)

Anonymous said...

non ho capito husserl..
anzi, dirò di più, questa mattina mi sono sorpreso a pensare al corpo di brad pitt mentre Di Martino parlava di un cubo rosso già esperito ma la cui datità non smette di darsi