Wednesday, January 27, 2010

27012010/16:39

Avete visto la locandina nel post precedente.
Sapete cosa significa? No, non tutti.
Sono SE77EVOL7ERONIN da anni, tanti. Credo siano 10 quest'anno. E prima ero qualcos'altro. Ma i ronin hanno attraversato un periodo ancora più concreto della mia esistenza.
Coi ronin abbiamo fatto un sacco di concerti e abbiamo bevuto barili di birra. Abbiamo scazzato tra di noi a volte, e con gli altri altre. Abbiamo visto sconosciuti tenderci la mano, e sostenitori voltarci le spalle. Siamo andati avanti, e abbiamo prodotto le nostre scelte. SE77EVOL7ERONIN ha dovuto cambiare forma, mutare volti. Valerio è andato a Roma a inseguire il cinema, Teto sfacchina da fonico intonacando casa (persempreronin!). Senza batteria e senza più una chitarra, nel 2006 ci siam trovati col muso a terra. E pian piano.
Claudio è rimasto, a insistere, tra una tappa a Berlino e un posto in biblioteca.
Io lo ascoltavo, e pubblicavo i romanzi che avevo cominciato a scrivere nell'ultimo periodo ronin.
Arci si è piazzato allo sgabello della batteria. Ci ha provato, e riprovato, ha sudato, s'è incazzato, finchè non ha imparato.
Guki ha imbracciato la chitarra. Ha ascoltato, esercizio, dedizione, ha acceso l'amplificatore.
Tra poco andremo in sala prove, a divertirci, impegnarci, prepararci per il concerto del 6 febbraio. Un concerto con cui presenteremo un romanzo. Un romanzo che molto deve ai ronin. Perseveriamo. Ogni volta che cadiamo ci rialziamo. Non ci guardiamo intorno, ci guardiamo dentro.
Vorrei dire grazie a coloro che hanno atteso questo istante.
E sorridere, senz'astio, a coloro che sostenevano, o speravano, non sarebbe giunto mai.
Buon viaggio.
Il nostro continua.

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