Friday, March 09, 2012

Milano Corri o Muori, il prequel di Milano è un’Arma

La prima cosa da sapere su Milano Corri o Muori è che non è una storia inventata. Non del tutto, perlomeno. È fatta romanzo ma è una storia vera, che verosimilmente è accaduta, accade ancor oggi, e accadrà in futuro. La differenza sta negli smartphone: io racconto dei ricordi scolastici romanzandoli, a tratti esagerandoli, oggi verrebbero ripresi coi cellulari per essere ricordati e condivisi nei social networks e gettare scandalo sulle scuole italiane. È la storia dell’adolescenza, età difficile e crudele, anzi, difficile perché crudele, dei suoi bullismi, dei suoi giochi che sono sempre metafora di qualcosa di più profondo, della sua gracilità, dei fragili equilibri che la compongono, delle sciocche cattiverie che la devastano. È la storia di ciascuno, che sia stato vittima, carnefice o semplice spettatore.
La seconda cosa da sapere su Milano Corri o Muori è che è il prequel di Milano è un’Arma, il mio primo romanzo: tornano dunque tanti suoi personaggi, alcuni si forgiano, alcuni ammiccano a un futuro appuntamento. Vengono narrate le radici dell’amicizia tra il Gatto e Camporosso, e compaiono molti altri musi conosciuti.
La terza cosa da sapere è che questa storia che ansima e trema, che piange e lotta, è anche il ricordo malinconico degli anni Novanta della mia adolescenza, quando si usavano le cabine telefoniche, si compravano i dischi, le notizie si approfondivano su libri e riviste di settore, ci si scambiava le vhs, si ascoltava la radio, si aspettava una settimana Xfiles in tv, e quando si chiamava ovviamente al numero di casa una ragazza per invitarla a uscire, puntualmente rispondeva suo padre furioso per essere stato svegliato dallo squillo telefonico.
La quarta cosa da sapere su Milano Corri o Muori è che l’ho scritto in cinque giorni, su ispirazione della musa, prendendo un permesso dal lavoro apposta. Perciò, e per la densità di quello che ho cercato di esprimere scrivendolo, non lo reputo un racconto lungo, bensì un romanzo lampo.
La quinta cosa da sapere, è che ci sono ancora un sacco di cose da scoprire tra le sue pagine!